Terremoto con Epicentro a Ekinozu

Nella notte del 5 febbraio, alle 4:17 ora locale, una scossa di terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito il sud della Turchia, vicino al confine con la Siria. Secondo le fonti dell’Ingv e dell’Usgs, l’epicentro si trovava nella provincia di Gaziantep con un ipocentro a circa 25 km di profondità.

Le forti repliche si sono susseguite alle 2:28, 2:36 e 2:58 ora italiana, con magnitudo rispettivamente 5.6 (rivisto da 6.7), 5.2 e 5.0. Nella mattinata, è stata registrata un’altra scossa di magnitudo 7.5 nella stessa zona. Immediatamente sono stati segnalati danni e crolli.

Bilancio delle Vittime

Il bilancio della tragedia è ancora in evoluzione, con l’ultimo aggiornamento che parla di oltre 2.300 morti, circa 1.500 in Turchia e più di 800 in Siria. Inoltre, ci sono migliaia di feriti e dispersi. L’Usgs stima che le vittime possano raggiungere fino a 10mila.

Nelle prime ore dopo il terremoto, è stata diramata un’allerta per eventuali onde di maremoto che potevano raggiungere le coste italiane, ma successivamente l’allarme è stato revocato. Il traffico ferroviario in Italia, sospeso per precauzione per alcune decine di minuti, ha ripreso regolarmente la sua attività.

Interventi di Soccorso

Per fronteggiare la situazione, due team specializzati in operazioni di soccorso sono in partenza dalla Spagna verso la Turchia. Si tratta di una squadra di 50 persone dell’Unità militare d’emergenza e di un’altra da 35 persone dell’Unità speciale d’emergenza e risposta immediata della Comunità di Madrid.

Distruzione del Castello di Gaziantep

La notte del terremoto ha visto la distruzione del castello di Gaziantep in Turchia.
Questo castello, situato nella città omonima, era una storica attrazione turistica e un simbolo di identità per la comunità locale. La sua distruzione ha causato una perdita incalcolabile per la cultura e il patrimonio storico della zona.

Donazioni e Aiuti Internazionali

Paesi come l’Italia, la Germania e la Francia hanno offerto il loro supporto alle autorità turche e siriane, mentre organizzazioni umanitarie come la Croce Rossa e il Comitato Internazionale della Croce Rossa hanno lanciato appelli per raccogliere fondi e aiuti per le popolazioni colpite.

La comunità internazionale sta monitorando da vicino la situazione e continuerà a prestare aiuto e supporto alle vittime e ai loro familiari. I governi delle due nazioni stanno lavorando insieme per coordinare gli sforzi di soccorso e aiutare i propri cittadini durante questo difficile momento.

Conclusione

Questo terribile terremoto ha causato una devastazione senza precedenti nella regione, lasciando un bilancio di vite umane e di distruzione materiale incalcolabile. Tuttavia, la comunità internazionale sta dimostrando solidarietà e offrendo aiuti per sostenere la popolazione colpita in questo difficile momento. Speriamo che questi sforzi possano portare un po’ di pace e conforto a coloro che sono stati colpiti dalla tragedia.