Sommario
Telelavoro dei frontalieri: situazione attuale
La Svizzera ha dichiarato di essere disponibile a trovare un accordo con l’Italia riguardante il telelavoro dei frontalieri. Tuttavia, dal 1° febbraio tornano le regole precedenti all’accordo pattuito all’inizio della pandemia. La Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) ha comunicato questa notizia rispondendo alla lettera delle parti sociali come l’Associazione industrie ticinesi (AITI), la Camera di commercio (CC-TI) e i sindacati Unia e Ocst che chiedevano di agire rapidamente per concordare un regime che permettesse la continuazione del telelavoro parziale per i dipendenti frontalieri.
Fine dell’accordo amichevole
L’accordo amichevole tra Svizzera e Italia del 18-19 giugno 2020 rimarrà in vigore fino al 31 gennaio 2023. Tuttavia, a partire dal 1° febbraio 2023, saranno applicabili le regole abituali previste dalla Convenzione per evitare le doppie imposizioni e dall’Accordo del 1974 relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri. Queste regole garantiscono la necessaria certezza del diritto e permettono di evitare la doppia imposizione anche per coloro che svolgono attività lucrative in telelavoro.
La Svizzera ha dichiarato di essere disponibile a discutere con l’Italia per quanto riguarda eventuali regole speciali per l’imposizione del telelavoro. L’accordo del 2020 relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri, attualmente ancora in fase di ratifica in Italia, prevede anche la possibilità che le autorità competenti concordino norme speciali in materia.
Impatto sulla continuità del telelavoro
La fine di gennaio segnerà il ritorno alle regole precedenti, per cui le aziende svizzere, senza disposizioni certe, potrebbero bloccare il telelavoro dei frontalieri per evitare conseguenze fiscali in Italia per i collaboratori e per loro stesse. Tuttavia, c’è speranza che Svizzera e Italia prendano i passi necessari per prorogare l’accordo amichevole sul telelavoro, basterebbe firmare una lettera d’intesa per garantire la continuità del telelavoro.
Conclusione
In sintesi, la Svizzera ha dichiarato la propria disponibilità a trovare un accordo con l’Italia riguardo il telelavoro dei frontalieri, ma a partire dal 1° febbraio 2023, le regole abituali previste dalla Convenzione per evitare le doppie imposizioni e dall’Accordo del 1974 relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri saranno applicabili. Questo potrebbe avere un impatto sulla continuità del telelavoro per i dipendenti frontalieri, ma c’è speranza che le due parti possano prendere i passi necessari per prorogare l’accordo amichevole sul telelavoro. La Svizzera ha dichiarato la propria disponibilità a discutere eventuali regole speciali per l’imposizione del telelavoro e l’accordo del 2020 prevede anche questa possibilità.