Emendamento governativo per riconoscere lo smartworking

I frontalieri in Svizzera stanno per vedere un emendamento del governo che riconoscerà lo smartworking. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato l’apertura durante il question time alla Camera ieri.

Fine dell’accordo amichevole: cambia il telelavoro

L’accordo amichevole tra l’Italia e la Svizzera del 19 giugno 2020, che aveva permesso ai lavoratori di essere considerati frontalieri anche in caso di lavoro da remoto in Italia, è venuto meno il 31 gennaio scorso. Questo accordo aveva permesso ai lavoratori di godere della tassazione esclusiva in Svizzera.

Interrogazione a prima firma Gadda: la questione smartworking

L’interrogazione a prima firma Gadda (Azione-IV) ha sollevato la questione, poiché con il venir meno dell’accordo, i lavoratori sarebbero stati costretti a recarsi quotidianamente in Svizzera per poter essere considerati frontalieri e godere della tassazione esclusiva. L’Agenzia delle entrate ha confermato questa situazione alla fine del mese di gennaio.

Nuovo accordo e protocollo modificativo: cambia anche lo smartworking

Il governo ha sottoscritto il 23 dicembre 2020 un nuovo accordo con la confederazione svizzera e un protocollo che modifica la convenzione tra i due paesi per evitare le doppie imposizioni. Il disegno di legge di ratifica è stato approvato in prima lettura dal Senato ieri mattina. Il protocollo aggiuntivo, secondo il ministro Giorgetti, “contempla, al punto 3, il potenziale ulteriore sviluppo del telelavoro per i frontalieri”.

Il Ministro sulla questione telelavoro

Il ministro ha annunciato che ci sono attualmente interlocuzioni in corso per definire a breve l’inserimento a regime delle modalità di lavoro smart sperimentate durante la pandemia. È in preparazione un emendamento governativo per disciplinare in via transitoria l’attività lavorativa svolta dai frontalieri, fino all’approvazione della legge di ratifica.

Il ministro ha anche risposto all’interrogazione a prima firma De Luca (Pd), affermando che l’emendamento governativo mira a riconoscere lo smartworking per i frontalieri come una modalità legittima di lavoro, al fine di garantire la continuità e la stabilità del lavoro in questi tempi incerti. Il ministro ha anche sottolineato che l’obiettivo è quello di garantire la parità di trattamento fiscale per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla modalità di lavoro scelta.

Conclusione

In sintesi, con l’emendamento governativo in preparazione, si prevede il riconoscimento ufficiale dello smartworking per i frontalieri, grazie all’apertura del governo e alle interlocuzioni in corso con la Svizzera. Questo permetterà ai lavoratori di svolgere il loro lavoro da remoto in modo legittimo e di godere della tassazione esclusiva in Svizzera.