Smart working frontalieri: nuove speranze per i lavoratori in Svizzera

La Camera dei Deputati ha approvato un disegno di legge che impegna il Governo italiano a trattare con la Svizzera per tutelare i circa 90mila lavoratori transfrontalieri che svolgono la loro professione in Svizzera per quanto riguarda le prestazioni lavorative svolte da remoto.

Un accordo amichevole durante la pandemia

Durante la pandemia, infatti, un accordo amichevole tra i due Stati aveva consentito di regolare la materia in modo soddisfacente per tutte le parti, ma l’accordo è scaduto lo scorso 31 gennaio e la maggiore flessibilità guadagnata in quel periodo è andata perduta e si è tornati alle vecchie regole.

Una nuova intesa per la flessibilità del lavoro

È necessaria una nuova intesa per la flessibilità del lavoro, e il primo passo è stato compiuto con l’approvazione del disegno di legge. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti dopo esser stato sollecitato dai comuni di frontiera ha dato mandato ai propri uffici per concludere una trattativa con gli svizzeri. Inoltre, il parlamentare Stefano Candiani si incontrerà martedì mattina a Roma con l’ambasciatrice svizzera in Italia per agevolare l’operazione. Insomma, i transfrontalieri possono ben sperare in tema di lavoro da remoto.

Lo stato dell’arte per i frontalieri smart working

Con la fine dell’accordo bilaterale per la tutela dei lavoratori transfrontalieri che svolgono la propria attività lavorativa in Svizzera, si è riaccesa la necessità di una nuova intesa per regolamentare il lavoro da remoto dei frontalieri smart working. La novità rappresentata dal disegno di legge è importante per i lavoratori che lavorano dalla propria abitazione e che non vogliono rimanere intrappolati tra le regole del loro Paese di residenza e quelle del Paese dove svolgono la propria attività.

Il futuro del lavoro è il telelavoro dei frontalieri

L’approvazione del disegno di legge è un passo importante verso un futuro del lavoro sempre più basato sulla flessibilità e sul telelavoro. La pandemia ha evidenziato come le prestazioni lavorative svolte da remoto siano una valida alternativa per molti lavoratori, in particolare per i frontalieri, che possono trarre grandi vantaggi dalla possibilità di lavorare da casa.

Conclusioni

L’approvazione del disegno di legge rappresenta un importante passo avanti per i lavoratori frontalieri che svolgono la propria attività in Svizzera e che possono ora ben sperare in un futuro di maggior flessibilità del lavoro e di tutela delle proprie prestazioni lavorative svolte da remoto. La pandemia ha mostrato come il telelavoro possa essere una valida alternativa per molti lavoratori e il disegno di legge rappresenta una risposta adeguata ai cambiamenti del mondo del lavoro, in cui la flessibilità è sempre più richiesta. La nuova intesa tra Italia e Svizzera potrebbe, infatti, avere importanti ripercussioni sull’intero settore del lavoro da remoto e sulle prestazioni lavorative dei frontalieri smart working. La speranza è che il dialogo tra i due Stati porti presto a una nuova intesa che tenga conto delle esigenze dei lavoratori e delle aziende e che favorisca una maggiore flessibilità e una maggiore tutela per le prestazioni lavorative svolte da remoto. In attesa di sviluppi futuri, i frontalieri smart working possono finalmente guardare al futuro con maggiore serenità e fiducia.