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Google Sparrow: cosa sappiamo del rivale di ChatGPT
La release pubblica di ChatGPT ha fatto parlare di sé, con un effetto deflagrante paragonabile, secondo alcuni analisti, all’introduzione del World Wide Web o dell’iPhone di Apple nel 2007. Microsoft ha finanziato lo strumento di OpenAI a più riprese, con un investimento di 10 miliardi di dollari totali fino ad ora. La risposta di Google alla sfida di ChatGPT si chiama Sparrow, software di AI che sarà il diretto concorrente.
Come funziona Sparrow
Il white paper pubblico che descrive Sparrow risale a settembre 2020, ma all’epoca la notizia passò piuttosto in sordina. La notizia della sua release è stata anticipata da Demis Hassabis, a capo di DeepMind, la società di AI che fa capo ad Alphabet, la casa madre di Google. In un’intervista a tutto campo ha rivelato che la società sta sviluppando una versione di prova del suo chatbot Sparrow che potrebbe essere rilasciato nella primavera del 2023.
Hassabis afferma che il software ha funzionalità che mancano a ChatGPT, inclusa la capacità di citare fonti attraverso l’apprendimento per rinforzo (reinforcement learning). Sparrow può imparare dai suoi errori, tramite il cosiddetto apprendimento per rinforzo, e produrre risposte più accurate rispetto a ChatGPT.
Le potenzialità di Sparrow
Sparrow non è l’unico progetto di DeepMind: l’intelligenza artificiale ha dimostrato di sapere determinare con estrema precisione il cosiddetto protein folding (ripiegamento delle proteine) e prevedendo con estrema precisione le strutture proteiche. Se, come e quando Sparrow sarà integrata in Google Search o in altri servizi di Big G, è ancora presto per dirlo. Di certo Google ha lanciato un messaggio chiaro ai suoi competitor: sull’AI si giocherà il futuro e Google non starà certo a guardare.