Alphabet, la società che controlla Google, ha annunciato la chiusura della divisione che si occupava di robotica Everyday Robots, che sviluppava macchine in grado di aprire porte, smistare rifiuti e pulire le sale da pranzo della società. L’azienda aveva addestrato oltre un centinaio di robot su ruote dotati di un solo braccio a svolgere attività di routine e adattarsi a diversi ambienti. L’annuncio della chiusura è giunto nell’ambito dei tagli al bilancio che la casa madre di Google sta applicando a tutti i settori dell’azienda.
Sommario
Cos’era Everyday Robots
Everyday Robots è emersa dalle macerie di almeno otto acquisizioni nel settore della robotica effettuate da Google un decennio fa. Larry Page e Sergey Brin, i co-fondatori di Google, si aspettavano che l’apprendimento automatico rivoluzionasse la robotica e, in particolare, Page voleva sviluppare un robot dedicato ai consumatori. Nel 2016, l’imprenditore di software Hans Peter Brøndmo fu incaricato di un progetto finalizzato a sfruttare l’apprendimento automatico per sviluppare robot in grado di gestire compiti di routine e adattarsi ad ambienti diversi. Everyday Robots aveva oltre duecento dipendenti, tra cui persone che supervisionavano le operazioni con i clienti, insegnavano ai robot a ballare e perfezionavano il design delle macchine. Secondo gli esperti di robotica, il costo di ogni robot probabilmente ammontava a decine di migliaia di dollari.
Cosa è successo a Everyday Robots
Alphabet ha deciso di integrare le risorse e il team di Everyday Robots nelle attività di robotica esistenti all’interno di Google Research, lasciando in disoccupazione i robot per la raccolta differenziata. L’anno scorso, Everyday Robots aveva integrato nel suo sistema di robotica un modello linguistico di grandi dimensioni simile a quello alla base di ChatGpt, consentendo al suo aiutante meccanico di svolgere attività come portare un sacchetto di patatine agli utenti che dicevano di aver fame. Tuttavia, Google e Everyday Robots avevano sottolineato che ci sarebbe voluto ancora molto tempo prima che un maggiordomo robotico potesse essere a disposizione dei consumatori.
Le scommesse fallite di X
Everyday Robots è l’ultima scommessa fallita di X, la divisione di Alphabet dedicata a progetti di ricerca “moonshot”, quelli più innovativi e rischiosi. X ha realizzato tra gli altri palloni aerostatici in grado di diffondere la connessione a internet e aquiloni che generano energia, prima di ritenerli troppo poco vendibili a livello commerciale per restare a galla. Altri progetti di X, come Waymo (che sviluppa veicoli a guida autonoma) e Wing (che lavora su consegne mediante droni), hanno avuto più successo e sono diventati società a sé stanti.
Le conseguenze per la raccolta differenziata
Con la chiusura di Everyday Robots, Alphabet ha messo fine al progetto di robot per la raccolta differenziata, che era stato avviato con l’obiettivo di rendere più efficiente e sostenibile questo processo. Questa decisione potrebbe avere un impatto negativo sulle comunità che utilizzano i robot per la raccolta differenziata, poiché senza un sostituto adeguato per i robot smantellati, la raccolta potrebbe essere meno efficiente e meno economica. Inoltre, ci potrebbe essere anche un impatto sui lavoratori che potrebbero perdere il lavoro a causa della riduzione della necessità di utilizzare i robot per la raccolta differenziata.
Conclusioni
La chiusura della divisione Everyday Robots di Alphabet ha rappresentato una sconfitta per i progetti di robotica dell’azienda. Sebbene la decisione abbia avuto senso dal punto di vista finanziario, l’impatto sui lavoratori e sulle comunità che utilizzano i robot per la raccolta differenziata potrebbe essere significativo. Tuttavia, nonostante questa sconfitta, Alphabet continua ad investire nella ricerca e sviluppo di tecnologie avanzate, e ci si può aspettare che in futuro saranno presentati nuovi progetti che potrebbero rivoluzionare la robotica e l’automazione in molti altri settori.