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Frontalieri e telelavoro: le novità dalla Camera dei deputati
La Camera dei deputati ha recentemente approvato un disegno di legge per sottoscrivere un nuovo accordo amichevole con la Svizzera riguardante il telelavoro dei frontalieri. Tale proposta, prima firmataria dell’onorevole Maria Chiara Gadda del Terzo Polo, impegna il Governo Meloni a trovare una soluzione ai problemi sorti a seguito della fine dello smart working introdotto durante la pandemia del 2020, il quale consentiva ai lavoratori di essere considerati frontalieri anche in caso di lavoro svolto da remoto in Italia. L’obiettivo è di estendere il telelavoro al 40%, come il modello francese e superare le difficoltà sorte al di qua e al di là della frontiera dallo scorso 1° febbraio.
Cosa è successo dopo il via libera del Senato e della Camera dei deputati?
La decisione unanime della Camera dei deputati sembra spianare la strada a una nuova intesa tra Italia e Svizzera, anche perché il ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha confermato che il governo sta preparando un emendamento per disciplinare in via transitoria l’attività svolta in remoto dai frontalieri. Con l’approvazione del Senato e della Camera dei deputati, sono stati compiuti passi importanti per risolvere la situazione dei frontalieri.
Cosa succederà adesso?
Grazie al via libera della Camera dei deputati, il ministro Giorgetti ha dato mandato ai propri uffici per concludere una trattativa con la Svizzera. Inoltre, alcuni parlamentari della fascia di confine incontreranno l’ambasciatrice svizzera in Italia per discutere la situazione dei frontalieri.
Conclusioni
In conclusione, il telelavoro per i frontalieri sembra essere al centro dell’attenzione della politica italiana e svizzera. Le novità dalla Camera dei deputati offrono una luce di speranza per risolvere la situazione dei lavoratori frontalieri e trovare un accordo amichevole con la Svizzera. L’approvazione del disegno di legge rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di una soluzione adeguata per tutti i lavoratori interessati.