Tutti noi genitori aspiriamo a fare del nostro meglio per garantire un’alimentazione sana e nutriente per i nostri figli e, contestualmente, sempre più persone scelgono di diventare vegetariane (negli ultimi 10 anni in Italia il numero dei vegetariani è infatti cresciuto da 3 a 6 milioni)Va da sè, quindi, che una domanda che ci si pone sempre più frequentemente è: posso crescere il mio bambino con un’alimentazione vegetariana?

A fare un po’ di chiarezza, viste le diatribe presenti nel mondo di dietologi e nutrizionisti, arriva il Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, sul quale sono state pubblicate delle linee guida volte a elaborare diete a base vegetale complete di tutti gli elementi nutrizionali. Si tratta di una guida per pianificare le diete a base vegetale (vegane e latto-ovo-vegetariane) nei bambini, dallo svezzamento all’adolescenza, redatta da tre ricercatori italiani membri della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

il Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics chiarisce anche che le persone che seguono uno stile alimentare vegetariano sono meno esposte ai rischi delle cosidette “malattie del benessere” tipiche del mondo occidentale. Alti valori di colesterolo ematico, maggiore rischio di cardiopatia, alti livelli di pressione arteriosa, crescente rischio di diabete di tipo II e maggiore rischio di contrarre cancro (in particolare all’intestino), sono le più diffuse.

Una maggiore assunzione di proteine animali, in particolare quelle presenti nei formaggi e nelle carni animali, determina un’acidificazione del sangue, che l’organismo tende a tamponare prelevando calcio e minerali dalle ossa con una maggiore esposizione a problematiche di tipo osteoporotico. In effetti, i benefici apportati dalla dieta vegetariana sono da attribuire al maggior apporto di fibre presenti nei prodotti vegetali, di acidi grassi omega-3, e al minor apporto di grassi saturi e colesterolo, che abbondano invece nelle carni animali.

 

Posso crescere il mio bambino con un'alimentazione vegetariana

I criteri da seguire per crescere sani con un’alimentazione vegetariana

I criteri principali da seguire sono:

  • includere un’ampia varietà di alimenti vegetali, come cereali, legumi e derivati, frutta secca e semi, verdure e frutta. I latticini e le uova sono considerati facoltativi.
  • scegliere con cura i grassi vegetali, consumando buone fonti di acidi grassi, come semi di lino, semi di chia e noci
  • comprendere fonti affidabili di calcio e prestare all’assunzione di Vitamina B12 e Vitamina D

I vantaggi per i bambini e per le mamme

I bambini che crescono con un’alimentazione vegetariana hanno un indice di massa corporea più basso e sono perciò più magri in rapporto ai bimbi che seguono una tipica dieta occidentale. Più di recente, un articolo apparso su  Journal of Child Psychology and Psychiatry ha messo in evidenza come le donne che in gravidanza assumono maggiori quantità di verdure abbiano livelli superiori di acido folico nel sangue e partoriscano bambini con un cervello più sviluppato, più tranquilli e con una minore incidenza della sindrome di iperattività o di deficit di attenzione (ADH).

Possiamo quindi affermare che l’assenza di carne nella dieta del bambino, non comporta di per sé alcun rischio di carenza nutrizionale. Una dieta vegetariana ben pianificata è adatta in tutte le fase della vita, anche nell’infanzia e soddisfa il fabbisogno di tutti i nutrienti. Quindi, la vera alternativa non è fra crescere con un’alimentazione vegetariana e un’alimentazione che comprenda la carne, ma fra l’abitudine a consumare troppa carne e un modo di alimentarsi più equilibrato e variato, ricco di prodotti vegetali.

 

Olivia: la sua crescita con un’alimentazione vegetariana

Olivia, che ormai ha quasi 6 anni, è vegetariana fin dalla nascita. Devo ammettere che non ho mai avuto grosse paure (almeno per quanto riguarda questo argomento) perchè quando ho saputo di aspettare lei, io ero vegetariana già da molti anni (in quel periodo ero vegana) e avevo una solita base di cultura alimentare data dall’esperienza e dalle letture fatte negli anni.

Ciò nonostante mi sono subito attivata per trovare il maggior numero di informazioni possibili, ho ovviamente consultato una pediatra specializzata in nutrizione vegana e nutrizione vegetariana e ho letto, letto tanto. Vi consiglio a questo proposito questo libro che offre un sacco di spunti interessanti.

La cosa che forse mi preoccupava di più era il rapporto con gli altri bambini, la mensa a scuola e i rapporti sociali in genere, ma mi ero ripromessa di affrontare questi problemi una volta che si sarebbero presentati. E, per fortuna, poi non è accaduto.

Gli altri bambini non si fanno il minimo problema, nè all’asilo, nè alle feste, nè tantomeno in altri contesti ricreativi. Accettano serenamente che Olivia non mangi un determinato alimento, proprio come qualcuno di loro non mangia i broccoli o è intollerante al lattosio. Anche con riguardo all’asilo non ho avuto problemi, Olivia mangia quello che mangiano gli altri bambini ma quando c’è un alimento con carne e pesce viene sostituito con qualcosa adatto alle sue esigenze. Questo avviene anche quando ci sono scelte alimentari diverse per esempio dettate da un differente credo religioso e la trovo una bellissima espressione di integrazione.

I bambini e il diritto di scegliere

Mi ero ovviamente poi chiesta, quando Olivia era ancora troppo piccola per dire la sua, di come mi sarei comportata nel caso in cui avesse fatto “opposizione”, nel caso in cui mi avesse detto: “Mamma, io voglio mangiare la carne come tutti i miei amici”.

La mia risposta è arrivata velocemente, Olivia può scegliere e potrà farlo sempre. Per il momento però non c’è mai stata una volta in cui abbia dimostrato insofferenza verso questa sua “diversità”, se così si può chiamare (certo è che di bambini vegetariani ce ne sono ancora troppo pochi).

Credo che questo sia dovuto dal fatto che Olivia, almeno per ora, abbia fatto sua e abbia interiorizzato questa scelta. Devo specificare che noi la abbiamo intrapresa per motivi principalmente di natura etica e le ho spiegato fin da piccolissima il perchè di questa scelta nel modo più chiaro possibile in base alla sua età. La frase che ancora va per la maggiore è: “Gli animali sono nostri amici, gli vogliamo bene e non li mangiamo”.

Sicuramente crescere insieme a due cani e due gatti in casa a cui noi dedichiamo tantissimo tempo e che trattiamo a tutti gli effetti come membri della famiglia la ha aiutata a sviluppare l’empatia necessaria a non vivere questa scelta come un limite o un peso, ma anzi come un valore aggiunto.

In bocca al lupo a tutti quindi, sia che vogliate diventare vegetariani, crescere i vostri figli con un’alimentazione vegetariana o sia che vogliate semplicemente trovare il modo di mangiare più sano!

Per approfondire ulteriormente, consiglio questa lettura dove troverete spunti e dettgli interessanti sulla crescita sana dei nostri figli con una dieta a base vegetale