Con la crescente popolarità dell’intelligenza artificiale, sempre più contenuti vengono generati da sistemi automatici. Ma come possiamo riconoscere se un articolo è stato scritto da un essere umano o da un’intelligenza artificiale?
Google aveva già la risposta a questa domanda nel 2020, quando ha pubblicato il suo studio “Generative Models are Unsupervised Predictors of Page Quality: A Colossal-Scale Study”. In questo studio, Google ha esplorato come i modelli generativi possono essere utilizzati con successo per rilevare i contenuti di bassa qualità. Il risultato è una comprensione più profonda dei segnali SEO che possono aiutare a distinguere i contenuti di alta qualità generati da un essere umano da quelli generati da un’IA.
Sommario
Modelli generativi come indicatori di qualità della pagina
Il modello generativo utilizzato da Google nello studio è stato addestrato su miliardi di pagine web, utilizzando una combinazione di segnali quali la qualità della sintassi, la struttura della pagina e la pertinenza dei contenuti. Il modello è stato quindi utilizzato per prevedere la qualità della pagina, in modo da poter distinguere i contenuti di alta qualità generati da un essere umano da quelli generati da un’IA.
Il risultato di questo studio è stato che i modelli generativi sono in grado di rilevare con successo i contenuti di bassa qualità, aiutando così a migliorare la qualità dei risultati di ricerca su Google. Questo è un importante passo avanti nella lotta contro lo spam e i contenuti inappropriati sulla rete.
Linguaggi “ChatGPT-like”
Il tipo di tecnologia a cui facciamo riferimento in questo articolo è noto come linguaggio “ChatGPT-like”. Questo tipo di tecnologia utilizza modelli di generazione di testo simili a quelli utilizzati da Google nello studio. Questi modelli sono in grado di generare testo coerente e plausibile, ma non sempre di alta qualità. Ecco perché è importante essere in grado di riconoscere i contenuti generati da un’IA.
Un esempio di questo tipo di tecnologia è GPT
Riconoscere un articolo scritto da un’Intelligenza Artificiale
I linguaggi “ChatGPT-like” sono in grado di generare testo che sembra scritto da un essere umano, ma in realtà è stato generato automaticamente da un algoritmo. Questo rende difficile per l’utente medio riconoscere se un articolo è stato scritto da un essere umano o da un’IA. Tuttavia, ci sono alcuni trucchi che possono aiutare a identificare un articolo generato da un’IA.
Innanzitutto, è importante prestare attenzione alla qualità del testo. Un articolo scritto da un’IA spesso contiene errori grammaticali, frasi ripetitive o frasi senza senso. Inoltre, può essere privo di personalità e di un tono coerente. Se notate questi segnali, potrebbe essere un indicatore che l’articolo è stato generato da un’IA.
Inoltre, potete cercare informazioni sul sito o sulla fonte dell’articolo. Se non trovate informazioni sul sito o sulla fonte, potrebbe essere un indicatore che l’articolo è stato generato automaticamente. Se trovate informazioni sul sito o sulla fonte, potete controllare se esiste una sezione sulla storia o sulla missione del sito, o se ci sono informazioni sul team o sugli autori dei contenuti. Se non trovate queste informazioni, potrebbe essere un segnale che l’articolo è stato generato da un’IA.
Infine, potete cercare informazioni sul tema dell’articolo. Se l’articolo tratta un argomento molto complesso, potrebbe essere difficile per un’IA generare un articolo che sia preciso e coerente. Se notate che l’articolo contiene informazioni errate o fuorvianti, potrebbe essere un segnale che l’articolo è stato generato da un’IA.
Conclusione
In conclusione, Google aveva già previsto l’utilizzo degli algoritmi di generazione automatica di testo come mezzo per identificare e penalizzare i contenuti di bassa qualità. Con la crescente popolarità dei linguaggi “ChatGPT-like”, diventa sempre più importante essere in grado di riconoscere un articolo generato da un’IA. Tuttavia, seguendo i consigli descritti