Pregiudizi nell’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale rispecchia i nostri pregiudizi più di quanto pensiamo. Questo perché i sistemi basati sull’AI “assorbono” i nostri bias, ovvero i pregiudizi che influenzano la nostra percezione della realtà. Ad esempio, se chiediamo a un’intelligenza artificiale di rappresentare un dottore, potrebbe mostrare solo uomini caucasici in camice. Questo è il risultato dei limiti che condizionano le nuove tecnologie.

Ad esempio, la parola “manager” non ha un genere specifico in inglese, ma MidJourney mostra solo uomini bianchi. Lo stesso accade con “lovers” e “parents”, associati da MidJourney a coppie esclusivamente eterosessuali.

Combattere i Pregiudizi

“Come tutte le tecnologie, l’intelligenza artificiale è uno strumento e in quanto tale acquisisce un senso esclusivamente perché gli viene dato da esseri umani,” ha commentato Federico Ferrazza, il direttore di Wired Italia. “L’AI è una forma avanzata di automazione che genera risultati seguendo istruzioni e pescando informazioni con criteri assegnati da noi. Per questo, le immagini ‘sbagliate’ di questa campagna ci dicono che la battaglia contro i pregiudizi è ancora lunga e che istruire correttamente la tecnologia è fondamentale per i cambiamenti che porterà alla società nei prossimi anni.”

Ma come possiamo combattere i bias esistenti nelle nuove tecnologie? La risposta è seguire un approccio di diversità e inclusività nella progettazione e nella formazione dei sistemi AI. Questo significa che gli sviluppatori devono lavorare per garantire che i dati utilizzati per alimentare l’AI provengano da una vasta gamma di fonti e che i modelli siano allenati su una vasta gamma di rappresentazioni della realtà. In questo modo, si può evitare che l’AI perpetui i pregiudizi esistenti e creare un mondo più equo e inclusivo.

Inoltre, è importante che gli sviluppatori lavorino in collaborazione con comunità diverse e rappresentative della società, in modo da poter identificare e correggere eventuali bias nella progettazione e nell’implementazione dei sistemi AI. La diversità e l’inclusività devono essere integrate in ogni fase del processo di sviluppo dell’AI, dalla progettazione alla formazione, per garantire che le nuove tecnologie siano utilizzate in modo equo e responsabile.

L’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità per cambiare il mondo in meglio, ma questo non accadrà automaticamente. Ci vuole un impegno costante da parte di tutti, dai progettisti e sviluppatori alle istituzioni e alla società, per creare un futuro più equo e inclusivo per tutti.