In fase avanzata di progettazione una nuova generazione di mezzi più leggeri dell’aria al servizio dell’Intelligence, ma anche con finalità di difesa o attacco.
Sommario
La corsa allo spionaggio stratosferico
La questione dei palloni-sonda spia cinesi sta rientrando nei ranghi, ma la corsa allo spionaggio stratosferico continua tra Cina e Stati Uniti. Come insomma avveniva fino a poche settimane fa, prima che la Casa Bianca decidesse che in questo periodo le faceva comodo pubblicizzare ciò che negli anni precedenti aveva invece taciuto. Gli Stati Uniti sono da sempre in prima linea, a cominciare dagli anni della Guerra Fredda, con programmi come Cold Star e Jlens che prevedono l’uso di dirigibili ben strutturati e con capacità di manovra da remoto per integrare le informazioni ottenute dai satelliti 400 chilometri più in alto.
Mezzi più leggeri dell’aria al servizio dell’Intelligence
I palloni-sonda sono invece affidati ai venti e non può essere programmata con concreta certezza la loro destinazione. Un dirigibile militare americano potrebbe aiutare i satelliti a guidare gli ipermissili che non avranno più traiettorie paraboliche da vettori intercontinentali classici (Icbm) ma linee di volo più basse e più legate alla conformazione del terreno. Inoltre, il costo di un pallone-sonda e relative attrezzature viene via con 100mila dollari, lancio compreso, mentre un satellite arriva anche a un miliardo e 600mila dollari. Un prezzo assai esoso che per di più non lo ripara dai mezzi antisatelliti già sperimentati da russi e cinesi e sempre più vicini all’entrata in linea.

Palloni militari in cielo
Sulla carta, in fase di realizzazione e già in cielo, c’è una vasta flotta di palloni militari che si affollano insieme a quelli scientifici e meteorologici. La Francia, per esempio, ne fa alzare una quindicina al giorno. Foto di dirigibili-spia riprese da satelliti-spia occidentali nel mar cinese meridionale sono state pubblicate già tre anni fa, quando si scoprì che la zona della Mischief Reef negli arcipelaghi delle isole Spratly era al centro di molte contese per la scoperta di giacimenti petroliferi. Nei giorni scorsi si è anche ipotizzato che il pallone-sonda cinese più grande, il primo ad essere abbattuto da un F-22, fosse diretto in realtà verso zone del mar Cinese meridionale o comunque di scenari asiatici. Anche Taiwan ha denunciato l’utilizzo di palloni-sonda spia cinesi.
Norme internazionali lacunose
Cina e altri paesi che utilizzano i palloni-sonda per spionaggio militare hanno un vantaggio anche a livello di norme internazionali, poiché il “traffico” nella parte alta della Stratosfera e della Mesosfera è regolamentato in maniera datata e lacunosa. Fino alla quota di tangenza degli aerei di linea si può argomentare qualcosa, ma di lì in su c’è poco da fare. I palloni-sonda possono arrivare anche più in alto, a 35mila o 40mila metri.
Ipermissili e dirigibili lanciamissili
La Cina ha sperimentato anche la possibilità di portare in quota direttamente gli ipermissili, ma non ci sono mai state conferme se questo test sia stato coronato dal successo. Gli avversari, grazie ai satelliti, sanno naturalmente tutto, ma non hanno interesse a divulgare queste informazioni. Inoltre, ai nuovi dirigibili americani in prova sono attribuite capacità di piattaforma per il lancio di missili da crociera o di missili antimissili.
Conclusioni
In conclusione, la corsa allo spionaggio stratosferico tra Cina e Stati Uniti continua con l’utilizzo di mezzi più leggeri dell’aria. La Cina ha dimostrato di avere la capacità di lanciare palloni-sonda spia anche in zone molto distanti dal proprio territorio, come dimostrato dall’abbattimento di un pallone cinese da parte degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, invece, utilizzano dirigibili lanciamissili per integrare le informazioni ottenute dai satelliti. Le norme internazionali regolamentano poco questo tipo di attività, offrendo un vantaggio a Cina e altri paesi che utilizzano i palloni-sonda per spionaggio militare.